Il Sole 24 ore, 25 febbraio 2014, sezione IMPRESA E TERRITORI
VENEZIA – Un nuovo progetto per le grandi navi a Venezia. È stata formalizzata con il deposito alla Capitaneria di porto – l’istituzione che raccoglie la documentazione – l’idea di realizzare il nuovo terminal crociere alla bocca di porto del Lido, davanti alle dighe del Mose in costruzione. Il progetto è alternativo a quello dell’Autorità portuale, il quale prevede invece di mantenere lo scalo dove si trova adesso, alla stazione marittima nel canale della Giudecca, e di scavare nei bassifondi lagunari un lungo canale artificiale per consentire ai contestatissimi colossi del mare un’uscita alternativa passando per la bocca di porto di Malamocco, una quindicina di chilometri più a sud.
L’idea è di Maria Rosa Vittadini, docente all’università di architettura Iuav di Venezia, con una squadra di ingegneri, architetti ed esperti come Stefano Boato e Carlo Giacomini. S’ispira alle antiche “gaggiandre”, le chiatte corazzate che dal ‘500, ospitate sotto grandi tettoie nell’Arsenale, venivano armate con batterie di cannoni, rimorchiate e ormeggiate a difesa alla bocca di porto del Lido nello stesso luogo in cui il progetto attuale propone un terminal galleggiante da ormeggiare all’isola artificiale del Mose. Vantaggi: impatto ambientale modesto, costo ragionevole, libertà dalle chiusure del Mose poiché collocato fuori dalle dighe, rapidità di costruzione, reversibilità (cioè, se un domani ci fossero tecnologie migliori o soluzioni meglio indovinate, si smonta tutto e si porta via senza avere lasciato un’eredità permanente). Difetti: vanno approfonditi i criteri per la sicurezza dei passeggeri su una struttura galleggiante.
Il decreto Clini-Passera del 2012 stabilì che le grandi navi non devono più attraversare il bacino San Marco e il canale della Giudecca. Ma il divieto di transito si applicherà quando ci saranno vie alternative. I successori di Corrado Clini e Corrado Passera, cioè Andrea Orlando e Maurizio Lupi, nell’autunno scorso stabilirono una prima serie di vincoli al passaggio delle navi e chiesero un concorso d’idee; il confronto fra più soluzioni è stato confermato da un voto del Senato. Ora la parola spetta ai nuovi ministri, ancora Maurizio Lupi confermato alle Infrastrutture e trasporti e il nuovo ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti. Continua a leggere