Armando Danella, dirigente dell’ufficio Legge Speciale al comune di Venezia ha chiesto ai magistrati di essere ascoltato per raccontare la sua verità sul Mose.
La Nuova di Venezia, 21 giugno 2014, pagina 4
VENEZIA – Nominato dal governo Prodi. Ma «ostacolato» in tutti i modi dalla Regione di Giancarlo Galan. Non erano bastate due sentenze, del Tar e del Consiglio di Stato, per farlo entrare nella commissione di Salvaguardia nel 2008. Un «luogo cruciale» per il Mose dove ogni singolo voto era evidentemente decisivo. E adesso Armando Danella, per vent’anni dirigente dell’Ufficio Legge Speciale del Comune, ha deciso di raccontare quello che sa. Ha chiesto di essere ascoltato dai magistrati che conducono l’inchiesta sul Mose. Per mettere a fuoco dettagli che potrebbero rivelarsi decisivi. I momenti cruciali in cui organismi tecnici e politici davano il via libera al Mose, spazzando via dubbi e proposte alternative. I giudizi quasi sempre positivi del ministero, degli «esperti» e dei comitati tecnici. Danella ha partecipato a tutte le riunioni del Comitatone che si occupavano di Mose. E conserva carte e verbali delle sedute. Gli infermieri. Alla fine degli anni Novanta, quando il Mose sta per passare alla fase del progetto definitivo, il Comune guidato da Massimo Cacciari mette su un gruppo di lavoro che con dati e studi dimostra che l’acqua alta non è più una minaccia. Molte cose sono cambiate dal 4 novembre 1966, la città «è in sicurezza». Dunque prima di avviare le dighe è bene portare a termine gli interventi alternativi. Vengono definiti dall’allora sindaco Paolo Costa «infermieri» in confronto ai «primari» nominati dal governo Prodi per promuovere l’opera. La Via e il Tar. Nel 1998 il Mose viene bocciato dalla Valutazione di Impatto ambientale del ministero. L’Ascom fa ricorso al Tar che dà ragione al Consorzio e annulla il parere negativo. Il governo (D’Alema e poi Amato) rinuncia a ricorrere a Consiglio di Stato. 11 2006. L’anno di svolta per i Mose, racconta Danella, è i 2006. La prima pietra dell’ope ra era stata posta quattro ann prima, con il premier Berlusconi, il cardinale Scola, Galan, il ministro Lunardi e il sindaco Paolo Costa. Continua a leggere